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      Più comuni che le pecore sono le capre, che trovano facilmente pascolo nelle macchie. A detta degli indigeni; le capre che brucano le fronde di retama danno un latte che inebria.
     
      N. 12. - POPOLAZIONI DELLA TRIPOLITANIA.
     
     
      La popolazione della Tripolitania, come negli altri Stati, che già ebbero il nome di «barbareschi», è composta di Berberi ed Arabi, sotto il qual nome vengono compresi tutti i discendenti degli invasori, che si stabilirono in quel paese al tempo della prima conquista musulmana e durante la grande immigrazione hilaliana nell'undicesimo secolo. I Berberi sono probabilmente più numerosi, perchè rappresentano gli antichi abitanti del paese. In molti distretti, smessi i loro primitivi dialetti, parlano l'idioma de' vincitori. Divenuti arabi di religione, divengono pure arabi di linguaggio e di costumi. Qualche tribù, la cui origine primitiva è berbera, passa nondimeno per araba. Ibn-Chaldùn avvertiva, già nel quattordicesimo secolo, questo lavoro di assimilazione. D'altra parte, il maggior numero delle oasi e delle campagne dove Berberi ed Arabi sono distintamente separati in gruppi aventi ciascuno nome e struttura speciali, gli uni e gli altri furono dai congiungimenti di famiglia in famiglia mescolati in guisa da non potersi in essi scorgere la più piccola differenza fisica. In tutte le tribù si vedono uomini dalla figura moresca, semitica, camusa; ma la tinta della pelle è, quasi senza eccezione, giallastra o del colore del bronzo, i capelli neri e crespi, il corpo magro, i nodi delle membra di finissima forma.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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