È la città più popolata del paese e quella che possiede maggiori terre coltivate. Ad est la città di Uadan, alla base delle montagne dello stesso nome, è una città «santa» in grazia de' Corfà che l'abitano e che godono della duplice nobiltà di discendenti del Profeta e delle famiglie emigrate dal Marocco. Costrutta ad anfiteatro sopra uno scoglio, Uadan ha un aspetto grandemente pittoresco. È città antica, già nominata da secoli dai geografi arabi e dal suo nome è chiamata l'oasi. Secondo Rolhfs, le mura poserebbero su fondamenti romani.
Seguendo la strada che dall'oasi di Giofra si dirige verso Tripoli girando la base orientale dei premonti dell'altipiano, le carovane hanno scelto per luogo principale di fermata il villaggio di Bû-Ngeim, abitato da alcune famiglie di Arabi Orfella che vivono del commercio da loro esercitato con i passeggieri ed i pastori dei dintorni. I pozzi di Bû-Ngeim, posti in una profonda bassura della steppa, a poca altezza sopra il livello del mare, sono frequentati dai cammelli dei pascoli vicini per un giro di 100 chilometri. Gli animali conoscono benissimo la strada per giungere all'acqua. Ogni mese, o più di frequente durante la stagione dei grandi calori, si recano in lunghe processioni ai pozzi di Bû-Ngeim, presso i quali attendono pazientemente ore e giorni finchè arrivi qualche pastore ad abbeverarlo. Tutti gli altri pozzi fino a Beni Ulid appartengono pure agli Orfella. In questa vasta oasi, sono di continuo abitati una cinquantina di casati e di villaggi sparsi fra gli ulivi e altri alberi fruttiferi.
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