Vista dall'alto, la vallata dell'Uadi, cui fan sponda pareti calcari rivestite di lave ed alte da 130 a 150 metri, sembra un fiume di verdura, largo circa un chilometro, che si prolunga da ovest ad est fino all'estremo orizzonte. La foresta di ulivi è divisa in uno sterminato numero di scompartimenti da dighe di grosse pietre che arrestano le inondazioni e trattengono nello stesso tempo la terra vegetale. I pozzi dell'Uadi Beni Ulid sono scavati a più di 40 metri di profondità(116).
Alcuni agglomeramenti di catapecchie posti alle falde dell'hamâda, nei frastagli dell'altipiano meritano il nome di città. Tali sono le due Garia, Garia el Scersciia o «Orientale» e Garia el Garbiia o «Occidentale» che sono in un uadi tributario di Zemzem. Queste due città, distanti circa 20 chilometri l'una dall'altra, hanno un'altitudine di 500 metri e furono già fortificate, come indica appunto il loro nome che suona «fortezza». La Garia occidentale conserva ancora una superba porta romana ad arco intero dell'epoca degli Antonini, la quale porta fa singolare contrasto con le miserabili capanne arabe addossate alle mura. La Garia orientale si vanta d'avere i migliori datteri, prodotti da palme che si irrigano con acqua salmastra attinta nelle gallerie sotterranee dei fogarat. Più a nord, nell'alta valle dell'uadi di Sofegin, la città di Misda, per il frequente passaggio delle carovane, ha maggiore importanza delle due Garia, sebbene non accolga più di 500 abitanti. Ivi la strada di Tripoli si biforca: da un lato, verso il sud-ovest, il sentiero di Gadàmes sale la hamâda; dall'altro, verso il sud, quello di Murzuk valica gli spigoli delle alture che orlano la sponda orientale dell'altipiano dell'Hamâda Rossa.
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