La profondità media dell'acqua nell'uadi Lajâl è di 3,60 metri. È quindi inutile irrigare le palme, che assorbono da sè stesse, per mezzo delle radici, l'umidità necessaria. Per i legumi e i cereali si trae l'acqua dai pozzi con istrumenti di legno di dattero che rassomigliano alla lontana le macchine da macerare o le gru delle città marittime. Checchè ne dica il viaggiatore Rohlfs, ci sono nel Fezzan sistemi di pozzi a galleria o fogorat; il signor Duveyrier ne vide uno non lungi da Gierma, sul versante delle coste a picco meridionali dell'uadi.
La hamâda di Murzuc, che separa l'uadi Lajâl della depressione a cui specialmente vien dato il nome di Hofra o di «Fossa», è un altipiano quasi uniformemente piatto, tranne la parte settentrionale della sponda, solcata da crepacci dove furono scavati pozzi e sorgono oasi: una è quella di Godva, per cui passa la maggior parte delle carovane tra Murzuc e la Tripolitania. Questa sponda è l'aspro rialzo
N. 17. – OASI DEL FEZZAN.
chiamato col nome speciale di catena dell'Amsac. La hamâda di Murzuc, tanto stretta ad ovest, che la si può attraversare in un giorno, s'allarga verso oriente e finisce col restar confusa coi serir petrosi ed i deserti inesplorati cui dominano a nord le terrazze calcari dell'Harugi Bianco. Nella parte occidentale l'hamâda di Murzuc è stretta a sud da una angustissima valle, l'uadi Abergiuc, di là dal quale ricominciano gli altipiani petrosi che continuano indefinitamente a sud fino al paese de' Tibbu, senz'altra vegetazione nelle loro cavità che rade acacie.
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