Ivi il solo quadrupede che veramente condivida con l'uomo il lavoro, è il cammello di razza araba che differisce poco da quella del paese dei Tuareg. I cammelli di maggiore statura e di più forte complessione sono quelli della Montagna Nera e dell'Harugi, che nell'inverno si rivestono d'un vello di fittissimo pelo che ogni anno si toglie per tessere tappeti e stoffe di tende. Secondo il maggior numero di storici, il cammello fu introdotto ne' primi secoli dell'êra volgare nelle regioni più occidentali della Libia dall'Egitto. I Garamanti poi avevano buoi, cavalli e carri per trasportare roba ne' viaggi traverso le dune ed i serir. Questo fatto indica essere avvenuto in venti secoli un grande cambiamento di clima, giacchè ora sarebbe impossibile traversare il deserto senza cammelli. Le scolture alpestri che si vedono a Telissarhè nella parte sud-occidentale del Fezzan, rappresentano con meravigliosa rassomiglianza buoi che vanno all'abbeveratoio. Su quegli scogli furono ravvisati tratti figuranti un cavallo ed un asino(153).
Gli abitanti del Fezzan appartengono a tutte le razze dell'Africa del nord e costituiscono un popolo affatto mescolato, del quale i due primi elementi sono gli Etiopi neri, i più antichi abitanti del luogo, ed i Berberi bianchi. Negli ultimi tempi gli Arabi, soprattutto gli Aulad Sliman, contribuirono grandemente al rinnovamento di quella popolazione, e tempo indietro, quando i pirati barbareschi correvano ancora il Mediterraneo, schiave italiane entravano negli harem degli sceicchi di Murzuc, apportando in tal guisa un nuovo elemento etnico di qualche importanza fra gente sì poco numerosa.
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