In alcuni villaggi visitati da Duveyrier, su 100 abitanti non c'erano che 12 uomini nella pienezza delle forze. Ivi pure il dominio straniero ebbe per conseguenza lo spopolamento e la barbarie.
MURZUC. – VEDUTA GENERALE.
Disegno di Pranishnikoff su schizzo del dottor G. Nachtigal.
[vedi figura 109.png]
L'uadi Chiati, principale oasi del Fezzan settentrionale, ha due gruppi d'abitazioni che per importanza amministrativa e posizione militare meritano il nome di città: Brac ad est, abitata dal mudir o governatore; Ederi ad ovest, cinta di mura e sorgente sopra un alto poggio nel mezzo della larga vallea dell'uadi. Le grotte scavate nel macigno su cui s'innalza la città, non sono abitate. Giedid, cioè la «Nuova», a sud di Brac nell'oasi di Sebha, è una città fondata da circa tre secoli, circondata da mura con torri agli angoli, con minareti di pietra o a terrapieni che spiccano sopra le case. Secondo Nachtigal, essa avrebbe più d'un migliaio d'abitanti. Tempo fa era popolata, come la vicina Carda, d'Arabi della tribù degli Aulad Sliman cacciati e dispersi dai Turchi per tutte le contrade vicine, perfino nell'Uadai. Gli abitanti dell'oasi sono ora troppo pochi per raccogliere tutti i datteri dei palmeti composti di parecchi milioni di piante. A nord-est si succedono, nelle oasi dello stesso nome, le tre città di Temenhint, Semnu, Zighen; Temenhint è la meno considerevole, Semnu la più importante. Quest'ultima ha una vera rete di vie pulite, ma troppo strette perchè vi possano passare i cammelli carichi, ed è abitata da genti di razze diverse fra cui numerose famiglie ritenute sante.
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