Le donne di Gatrun fabbricano cesti che vengono spediti in tutte lo oasi circostanti. Gatrun sta all'estremità settentrionale d'una catena d'oasi che continua fino a Tegierri, ultima città del Fezzan sui confini del deserto. Ivi si vedono gli ultimi datteri(160) ed i primi palmizi dum verso il Sahara. Gli indigeni non sono d'accordo nel determinare il pendio dell'uadi, e lo stesso Rohlfs nulla potè precisare. Forse non è che una semplice depressione in un antico fondo lacustre. A sud di Tegierri, ove già la popolazione negra sorpassa di molto quella del Fezzan propriamente detto, non c'è che un pozzo soltanto sulla strada delle carovane del Sudan, il «Bir Mecru» che fu di frequente colmato dalle sabbie. Al suolo giacciono sparsi scheletri d'uomini e d'animali rivestiti ancora di carne disseccata. Malconci dalla frusta o dal bastone, spossati dal viaggio traverso gli altipiani, bruciati dall'aria torrida e polverosa d'un clima straniero sì differente da quello umido della patria loro(161), gli schiavi cadono tra via; si rialzano per trascinarsi fino ad un pozzo, ma le più volte ricadono; la carovana li abbandona e il sole e la fame danno loro l'ultimo colpo(162).
VI
GADAMES
N. 19. – PAESE DI GADAMES.
Questa città forma con le oasi circostanti una regione distinta per popolazione, per istoria, per costumi e relazioni commerciali, benchè politicamente e amministrativamente faccia parte del Governo turco, come quella che si trova entro i confini di questo. Inoltre Gadames appartiene, dal lato geografico, ad un dominio assai differente della Tripolitania propriamente detta.
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