Mentre questa fa parte della zona del litorale ed i suoi pendii inclinano verso il Mediterraneo, il paese di Gadames si trova, sul versante del deserto, in un bacino le cui acque non arrivano mai al mare Interno. La riviera temporanea che si forma a nord-ovest della Hamada Rossa e che con diversi nomi va fino a toccare l'oasi di Gadames con un corso totale di circa 250 chilometri, non ha più letto visibile nella regione delle dune, la quale si stende di là dal bacino dell'Igargar. Egualmente gli altri uadi paralleli che scorrono più a nord, discendendo dai burroni meridionali del Giebel Nefusa, vanno a perdersi nella zona di sabbie prima che si abbia potuto vedere qual sia stato il loro corso mentre erano vere riviere. Probabilmente si saranno uniti in un vasto bacino fluviale, tributario dei grandi sebca meridionali della Tunisia.
In questa regione del versante del Sahara, Gadames non è la sola oasi, nè quella in cui più abbondino ottima acqua ed estesi palmeti. Ma non all'agricoltura e all'industria, bensì Gadames deve la sua importanza particolare all'iniziativa de' suoi abitanti, che sono i principali mediatori di scambi fra i porti del Mediterraneo ed i mercati della Nigrizia. Gadames, l'antica Cydamus de' Romani, è da tempo immemorabile il luogo di allestimento delle compagnie dirette a raggiungere traverso il deserto le rive del lago Tzade e del Niger. L'esser poi questa piccola oasi superiore alle altre in commercio non dipende da privilegi locali, chè in ciò non ha nulla di eccezionale, ma nel trovarsi dove si incrociano le strade di Gabes e di Tripoli, sul confine del deserto, fra le dune mobili ad ovest e le terrazze petrose della Hamada Rossa ad est, due regioni inospite e quasi inaccessibili per cui le carovane non possono portarsi nè da una parte, nè dall'altra.
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