Così numerosi Europei poterono visitare la città dei negozianti berberi, poichè Laing vi fu nel 1826 per il primo. Verso la metà del secolo vi capitarono l'un dietro l'altro Richardson, Dickson, Bonnemain; Duveyrier vi soggiornò nel 1860 e due anni dopo vi ritornò con una missione francese diretta da Mircher per istudiare il luogo, specialmente riguardo alla geologia e alle relazioni commerciali. Nel 1865, durante il suo gran viaggio nella Nigrizia centrale, Rohlfs vi fu di passaggio. Poscia il signor Largeau e molti altri esploratori francesi traversarono la frontiera vicina per istudiare il tracciato del deserto. Ben presto Gadames sarà uno de' viaggi dei turisti, giacchè la recente annessione della Tunisia alla Francia la ravvicinò ancora di più all'Europa.
La pianura di sabbia gessosa dove si trova Gadames, a 351 metri di altitudine secondo Duveyrier, a 423 secondo Vatonne, sarebbe di tristissimo aspetto se una cortina di palmizî che nasconde in parte la città, non facesse col suo verde singolare contrasto con la distesa gialla, striata di fascie grigie o rossastre. Circa metà di essa è suolo polveroso, in cui affondano i piedi dei cammelli, sparso di massi di solfato di calce formanti qua e là gruppi poliedrici, miscugli di gesso e di sabbia quarzosa uniti con propor
N. 20. – OASI DI GADAMES.
zioni variabili. A mezzo il piano, s'ergono isolati all'altezza di quaranta o cinquanta metri gur o chef, monticelli rivestiti la cima d'una fascia di creta bianca, avanzo dello strato superiore d'un altipiano che in altri tempi ricopriva tutta la regione e che fu mano mano distrutto dagli agenti fisici interni od esterni la cui azione è continua.
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