Fu quindi necessario ricorrere al commercio, nel quale sì bene quei negozianti riuscirono che, mediante i loro traffici con la maggior parte de' mercati dell'Africa occidentale, avevano già conseguita non solo l'agiatezza, ma eziandio la ricchezza, quando i Turchi vennero a pretenderne parte e co' loro regolamenti e prescrizioni impedire l'iniziativa locale. Come Murzuc e gli altri mercati intermedî del Sudan e di Tripoli, Gadames perdette molto della sua importanza commerciale dacchè fu diminuita la tratta de' Negri e dacchè il governo di Tripoli proibì gli scambi diretti con l'Algeria e la Tunisia, sebbene l'antica Cydamus si trovi per la sua posizione geografica in naturale relazione d'interesse con la Numidia, della qual provincia all'epoca romana faceva parte. Il traffico vi è però ancora considerevolissimo, sebbene i mercati della città siano molto male forniti, giacchè non per il consumo locale, ma per l'esportazione in luoghi lontani i depositi sono forniti. Non dogane, nè concessioni apportano gabella alcuna sulle mercanzie o sulle derrate(175), bensì i mercatanti devono pagare al governo turco un'imposta annuale di circa lire 250,000. I negozianti di Gadames godono grande riputazione di probità commerciale; basta la loro parola, nè c'è esempio siano venuti meno ad un impegno, sebbene occorrano anni prima che le operazioni, che sempre vengono intraprese a credito, siano compiute. Muoiono per malattia o per fatica uno o più cammelli lungo le vie sorvegliate da tribù amiche, di Adziari? le mercanzie vengono deposte accanto alla strada, nè alcuno de' seguenti viaggiatori vi porrà mano; al suo ritorno, fosse pure dopo alcuni anni, il padrone è sicuro di ritrovare l'aver suo(176).
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