In questa la ricchezza è considerevole, perchè una bella palma, che nel maggior vigore suol produrre in un anno tanti datteri da caricare un cammello, ha un valore di 500 lire(179). Gli abitanti dell'oasi, che sono divisi in quattro villaggi, si dicono gli uni Berberi, gli altri Arabi, ma sono talmente mescolati per gli incrociamenti con gli schiavi da sembrare piuttosto Negrieri che «Caucasei» o Semiti. In ogni casa sono disposti in una sala d'apparato vasi di rame che rappresentano il prezzo d'acquisto delle donne: la sposa mostra con orgoglio quella lucente suppellettile.
A nord-est di Gadames sorge un'altra oasi, sul versante dell'altipiano che lento s'inclina verso il deserto: sono i palmeti di Sinaun, alla cui ombra si fermano a riposare le carovane in viaggio da Gadames a Tripoli. Ma l'oasi è in piena decadenza: i boschetti di palme, assaliti dalle sabbie, diminuiscono a poco a poco, i giardini scompaiono, le fosse si colmano e rovinano le mura di difesa che in altri tempi cingevano i due villaggi dell'oasi e le loro coltivazioni. È lo stesso fenomeno che si manifesta a Gadames, ma quale ne è la causa? l'esaurimento delle fontane o la mancanza d'energia degli abitanti, stanchi d'una lotta continua con una natura avara? Un gran numero d'emigrati di Sinaun, gli Aulad-Bellil, popolazione nobile, molto altera della sua origine, vivono a Gadames.
VII
RHAT
Rhat o Ghat è città commerciante come Gadames e, come questa, fin dal 1874 forma una comunità berbera sottoposta alla Turchia.
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