Se una potenza europea s'impadronisse della Tripolitania, certo rivendicherebbe anche Rhat come parte integrante di quella. È molto più lontana che Gadames dal litorale tripolitano, giacchè la distanza in linea retta oltrepassa 900 chilometri; è inoltre separata dalla regione della costa dalla Hamada Rossa, la hamada di Tinghert o della «Pietra calcare» e da altri altipiani come dall'oceano delle grandi dune. Più ancora che dalla natura, Rhat era difesa contro l'indiscreta curiosità de' bianchi dal fanatismo e dalla gelosia commerciale degli abitanti. Ismail Bu-Derba, scelto apposta a tal missione perchè arabo, la visitò nel 1858, il primo degli esploratori propriamente detti che la toccasse. Videro poi questa celebre città Richardson, Overweg, Barth, Duveyrier, von Barry, Csillagh: i due ultimi vi restarono morti. Nel 1869, la signorina De Tinnè fu assassinata prima che vi giungesse, e nel 1874 Dournaux-Duperré e Joubert perirono lungo la strada da Gadames a Rhat, a una o due giornate di viaggio a nord del pozzo d'en-Azhar. Non si seppe se fossero strozzati da semplici predoni o da fanatici sicari di Sid es-Snusi, oppure, come fu detto, dagli Ahaggar e dai Sciaamba per vendicare i compatrioti uccisi dagli spahis francesi. Nel 1881 i tre missionari cattolici Richard, Morat e Pouplard non poterono neppure penetrar tanto nel deserto: ad una giornata appena di viaggio a sud di Gadames furono uccisi dai Tuareg e dai Sciaamba.
      N. 21. - RHAT.
     
      A 400 metri di altitudine approssimativa, Rhat è posta, come Gadames, sul versante del bacino già percorso dall'antico fiume Igargar.