Le catene di montagne dell'Algeria non sono per la maggior parte che catene costeggianti a nord ed a sud gli altipiani. Occupano la maggior larghezza, circa 80 chilometri in media, i monti del litorale; quelli del sud che inclinano verso il Sahara, misurano solo 50 chilometri, dall'orlo degli altipiani al margine del deserto; ma verso est, sulle frontiere della Tunisia, le due zone montuose si riuniscono e formano catene che mantengono la direzione normale di tutto il sistema orografico. Anche l'ultima penisola, la Dacla el-Mahuin, che separa il golfo di Tunisi e quello di Hammamet, si svolge da sud-ovest a nord-est, come per raggiungere la Sicilia. Fra la frontiera del Marocco e l'Algeria centrale, nessuna cima raggiunge 2,000 metri, ma ad ovest d'Algeri i maggiori picchi sorpassano 2,300 metri nel Giurgura e nello Giebel Aures. Di là, le montagne a poco a poco s'abbassano; le più alte cime della Tunisia raggiungono solo 1,500 metri. Il sistema dell'Atlante ha, da una estremità all'altra, non meno di 2,300 chilometri di lunghezza.
PAESAGGIO DELLA TUNISIA. – VEDUTA PRESA DAL COLLE DI TELLAT.
Disegno di H. Girardet, da un acquerello di Ch. Tissot. [devi figura 139.png]
La disposizione parallela delle montagne, degli altipiani e delle pianure nel lungo quadrilatero della Mauritania, ha per effetto di dividere tutta la contrada, dall'Atlantico al golfo di Gabes, in zone strette, differenti d'aspetto, di clima, di prodotto e d'uomini. Nelle fertili vallate del litorale vivono gli agricoltori, mentre le alte steppe sono popolate da pastori nomadi e da mandre; a sud, nelle oasi del deserto, la maggior parte della popolazione è pure di coltivatori.
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