È pure probabile che l'arcipelago delle due isole e degli scogli adiacenti si sia, dai tempi storici sino ai nostri, impiccolito. Scilace non parla che di un'isola sola, di cui le due presenti non sono forse che una parte, e le misure che Erodoto e Plinio danno di Cercina (Cyraunis) e di Cercinitis non corrispondono più. Quelle due isole si sono rimpiccolite; la metà settentrionale fu in parte abbattuta dall'onde, ma lo stretto che le separa non ha cambiato affatto da duemila anni. Si vedono ancora le pile d'un ponte di 1000 metri che univa le rive opposte e che si potrebbe facilmente ricostruire. Alla estremità meridionale del golfo di Gabes la grande isola di Gierba, l'antica Meninx, di cui la tradizione faceva la «terra dei Lotofagi», pare abbia meglio conservato i contorni che aveva ne' primi tempi istorici. Del resto, essa è appena separata dal continente, sicchè un pedone può facilmente traversare lo stretto. L'isola termina a sud con due punte verso cui si dirigono due promontori del continente e da ambidue le parti la riva fra i capi è scavata in guisa da formare una specie di lago simile ai due vicini, la sebca el-Melah ed il Bahiret el-Biban. Secondo Wood, codesto lago marino sarebbe il Tritone tanto cercato sulle coste vicine. La manica occidentale dello stretto, larga circa 2,500 metri, cui dominano argini e dirupi, è la sola che dia adito al passaggio di navi. Essa ha la profondità di 3 a 17 metri nel canale scavato dal flusso e riflusso delle acque. La manica orientale, che in media è più larga, è in parte occupata da isolotti, da scogli, da banchi di sabbia.
| |
Erodoto Plinio Cercina Cyraunis Cercinitis Gabes Gierba Meninx Lotofagi Bahiret Wood Tritone
|