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      Da una riva all'altra del canale si tende una corda su cui gira un anello che ritiene una triglia femmina nuotante nell'onda, i maschi si accumulano attorno a questa esca vivente e rimangono presi in quantità nelle reti(274); si pongono altresì in mezzo della corrente nasse in cui entrano i pesci senza poterne uscire(275). Infine, sulla costa occidentale della Tunisia verso i capi Serrat e Negro cominciano nella baia di Tabarca i banchi di corallo che si allungano ad ovest, lunghesso il litorale algerino. Ora sono di molto diminuiti; tempo fa alla lor volta a centinaia partivano navi da Torre del Greco. La pesca delle conchiglie da cui si traeva la porpora, fu abbandonata fin dal tempo de' Romani. Sulle coste di Gierba e sulle plaghe del lago dei Biban, enormi ammassi di murex e di purpura, paragonabili a quelli che si vedono sul lido di Sidone, indicano l'importanza ch'ebbe già l'industria della porpora nelle colonie fenicie dell'Africa(276).
     
     
      Di là dalle regioni della Tripolitania, in gran parte deserte, con mediocri porti lunghesso il litorale ed una stretta zona di coltivazioni, oppure di rade oasi, la Tunisia doveva essere il luogo oltre ogni altro desiderato da tutti gl'invasori che ivi arrivarono per mare o per terra. Il suo bacino fluviale, che è il primo che si trova in Africa ad ovest del Nilo egiziano da cui è separato da vastissime estensioni, le sue fertili campagne, i laghi ed i golfi pescosi, i porti posti in guisa da servire nello stesso tempo per il commercio e per il dominio militare del bacino del Mediterraneo, sono di tale importanza che dovevano solleticare il desiderio altrui e far di quel paese un campo di battaglia fra le nazioni conquistatrici.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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