Ben più diversa che quella delle razze è la divisione del genere di vita. Cittadini e nomadi, qualunque sia la loro origine, sono affatto l'opposto e si trattano scambievolmente come gente straniera. Secondo censimenti approssimativi(280), la popolazione della Tunisia si dividerebbe presso a poco in due parti eguali, gli «uomini delle case» e gli «uomini delle tende». Nelle regioni del nord, le tribù nomadi, circondate da tutti i lati da città, da villaggi e da coltivazioni, non hanno che un breve spazio di terreno, mentre quelle del sud hanno la vasta estensione delle steppe per stabilire i loro accampamenti; d'altronde, da tutte le parti della Tunisia vivono famiglie erranti solo a tempo, giacchè ora coltivano il loro campo in una bassura, ora seguono il gregge al pascolo sulle alture. Carestie, dissensi civili, guerre, dividono sovente le tribù e ne disperdono i gruppi a centinaia di chilometri gli uni dagli altri. Non una generazione passa che non veda di codesti esodi, analoghi a quelli che ci descrivono la storia e le tradizioni locali. Perciò i Drid o Derid che accompagnavano dovunque il «bey del campo» come collettori d'imposte, si sparsero in diverse parti della Tunisia, dalle due bande della Megierda, e gli Ulad Sidi-Abid del nord, vicini di Begia, spediscono uno dei loro sciami nell'oasi di Nafta, presso il sciott el-Gierid. I Dedmaka o Tademakka, una delle tribù dei Khumiri, sono, secondo il signor Duveyrier, fratelli di Kel-Tademekkeh, compresi ora nella confederazione dei Tuareg Auèlimmiden, sulle rive del Niger(281), e tutti gli altri Khumiri, anche quelli che si dicono Arabi, sono venuti dal sud e dall'ovest alcuni secoli fa(282). Infine chi sono gli agricoltori Tarabelsi dei dintorni di Tunisi, se non discendenti di emigrati della Tripolitania, come indica il loro nome?