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      «La sella e la briglia; – La vita all'Islam
     
      Il che voleva dire che il fanciullo non avrebbe avuto in eredità che un cavallo e armi; a lui toccava procurarsi il vitto giornaliero con le scorrerie sui confratelli musulmani che popolano le vaste terre dell'Islam(286). Ora figli di banditi non potendo più trarre da vivere mediante il bottino, emigrano nelle città, specialmente verso Bona e Tunisi, dove fanno i facchini. Percorrendo il paese degli Urgamma, il viaggiatore si meraviglia di sentire, sotto le tende, alcuni indigeni parlare francese: sono emigranti che dopo essersi arricchiti ritornarono in patria.
     
     
      TIPI E COSTUMI. – UOMO, DONNE E FANCIULLO CRUMIRI.
      Disegno di Y. Pranishnikoff, da una fotografia. [vedi figura 193.png]
     
     
      N. 32. - POPOLI INDIGENI DELLA TUNISIA.
     
     
      Poco tempo fa, prima che l'occupazione francese modificasse potentemente la costituzione dei partiti, le donne indigene di tutta la Tunisia si dividevano, come gli uomini, in due sof o leghe contrarie, che, del resto, cangiavano frequentemente secondo la ripartizione delle imposte e le esazioni dei cadì(287). Uno di questi due grandi partiti, quello degli Ahsimiya, che diceva essere quello del bey, era rappresentato nella Tunisia centrale, specialmente dalla grande tribù degli Hamamma; i Beni-Zid invece erano a capo del partito dei Basciya o Arabi indipendenti. Questi ultimi pretendono essere discesi da un rinnegato francese, e perciò accolsero il viaggiatore Pellissier, dandogli del «cugino». Erano confederati degli Hamamma gli Ulad-Ayar del Kef, gli Zlas di Kairuan, i Nefet di Bu-Hedma, gli Urgamma, gli Akkara della marca tripolitana, mentre i Metalit di Sfakes, i Suas di Susa, i Magier, i Frascish della frontiera algerina, gli Hazem di Gabes erano fra quei Beduini che non riconoscevano alcun padrone.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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