Alcuni anni fa, i Beni-Zid s'impadronirono, con un ardito stratagemma, della kasbah di Sfakes, nè la sgombrarono che dopo aver messi in libertà i prigionieri del loro sof che il governo del bey vi teneva rinchiusi. I Mahadeba del litorale, fra Sfakes e la Piccola Sirte, sono, come tribù di Marabutti, venerati da tutti. I bey li avevano esentati dalle imposte perchè albergassero le carovane. I Nefzaua poi, che abitano l'omonima penisola fra lo sciott el-Gierid e lo sciott el-Fegiegi, si dividono in due sof. Le tribù che appartenevano al sof indipendente, tentarono di resistere ai Francesi, ma fatte appena alcune scaramuccie, fuggirono (si ritiene fossero circa 30,000 persone), sul territorio di Tripoli, donde la maggior parte ritornarono a chieder pace, non trovando da vivere presso le tribù del sud. I capi dell'insurrezione erano della gente de' Nefet.
Negli Arabi delle città, spessissimo chiamati Mori, come i loro fratelli delle città dell'Algeria e del Marocco, gli elementi etnici diversissimi da cui sono formati, si sono fusi così bene che è impossibile riconoscerli. Lasciarono in poche città o quartieri, piccola discendenza che si distingue dagli altri Arabi, anche i Mori che furono cacciati dalla Spagna, una parte nel decimoquinto secolo, l'altra al principio del decimosettimo, e che ebbero terre da coltivare ben definite, e speciali quartieri(288) vicini alle città. Solo alcune famiglie nobili che hanno conservato gelosamente la loro genealogia, oppure custodito le chiavi della loro casa di Siviglia o di Granata, sono ritenuti Andulos o Andalos, cioè «Andalusi». Inoltre, si cita un piccolo numero di città e di villaggi o di operai d'origine spagnuola che esercitano una industria speciale.
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