Altrettanto avviene degli Ebrei di Tunisi, il cui culto si è modificato: tali sono gli Israeliti di Gierba, che adorano i santi e venerano i marabutti musulmani. Ancora nel 1868, diciassette Ebrei tunisini furono uccisi impunemente senza che alcuno osasse proporre di punire gli assassini. Una acconciatura speciale distingueva gli Israeliti senza verun diritto, da quelli che non si possono toccare senza permesso del console. La maggior parte degli Ebrei di Tunisi allegarono la loro discendenza dai correligionarii che abitavano la penisola iberica, per farsi proteggere dal paese dei loro antichi persecutori: singolare ricordo! Così pure prima dell'annessione della Tunisia alla Francia molti rifugiati che avevano lasciata l'Algeria per sfuggire il detestato conquistatore, si dicevano Algerini per ottenere l'appoggio del console francese contro il governo del bey.
EBREA DI TUNISI.
Incisione di Thiriat, da una fotografia del signor S. Reinach. [vedi figura 201.png]
Tutti gli Ebrei tunisini, indigeni o venuti di fuori, seguono il rito spagnuolo, leggono il Pentateuco e recitano le preci in ebreo; però una delle loro invocazioni è in arabo, ed è quella che, secondo Maltzan, viene più spesso ripetuta, ed è la sola usata dalle donne. Questa antica preghiera del popolo oppresso chiede al Signore di «riversare la sua collera sulla Spagna, come su Ismaele, su Kedar e su Edom», i quali tre nomi indicano figuratamente gli Arabi, i musulmani di qualunque razza ed i cristiani. Nonostante tali obiurgazioni rivolte al Dio vendicatore, gli Ebrei di Tunisi sono di carattere dolce e grandemente pacifico, nè sembra meritino la fama di avidità propria dei loro correligionari, ma sono abilissimi nell'approfittare delle occasioni per far nuovi affari.
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