ABITAZIONI A CASR EL-MUDENIN.
Disegno di Taylor, da una fotografia del signor Lassave. [vedi figura 204.png]
Ad ovest sorgono in mezzo della pianura sui poggi fortificati le città di Metamer e di Kasr el-Mudenim, abitate da frazioni di Urgamma. Prima che i Francesi occupassero la Tunisia, il kasr o castello di el-Mudenin sostenne un assedio contro lo esercito del bey. In codeste città si vede il passaggio dell'architettura, dalle caverne alle case propriamente dette. Le costruzioni sono fatte in guisa da rassomigliare casse a perpendicolo, in cui i fori ovali ad altezze diverse sembrano porte di grotte. Gli inquilini salgono fino al quarto e perfino al sesto piano di questi antri artificiali mediante scale a mano o scale esterne grossolanamente costrutte. Nelle montagne vicine, specialmente in quelle di Metmata, numerose abitazioni scavate negli scaglioni di calcare tenero richiamano alla mente le grotte dei Trogloditi della Tripolitania. Gli antri che servono di stanza agli uomini e di stalla agli animali sono scavati lateralmente in fondo ad una specie di pozzo a cielo scoperto e con pareti verticali; un andito poi con dolce pendio, chiuso da una porta di difesa, sale dalla corte alla superficie del suolo di fuori. Si vedono pure nelle pianure circostanti grandi scavi; «pietre da pozzi» simili a quelle che scavavano i Galli ancora in uso nel paese dei Galla settentrionali. In quelle si nascondevano certamente gli indigeni per non essere visti dai nemici che percorrevano il paese(299). Si trovarono pure nella stessa regione della Tunisia monumenti funerari, in forma di piramidi troncate, circondati da una palizzata, da un cerchio di menhirs o da altri megaliti.
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