L'abbondante sorgente (36°) che ha dato ad el-Hamma il nome, è raccolta in un bacino di costruzione romana. È leggermente solforosa, e gli indigeni le attribuiscono virtù sorprendenti per merito d'un santo sotterrato sotto una cupola vicina. Uno scoglio che sorge a nord di Kriz, nell'oasi di el-Udian, è forato da antiche cave e da una caverna detta la grotta dei «Sette Dormenti». Dalla sommità di codesto monticello, che domina la parte men larga dello stretto fra il sciott el-Gierid e il sciott Gharsa, si ha una vista stupenda dell'arcipelago di oasi e delle due vaste pianure, già lacustri, che vanno a perdersi ad oriente e ad occidente sotto l'orizzonte. A nord sorgono i «Mustacchi delle Pianure», montagne dalle quali le spie degli Hamamma segnalavano ai predoni imboscati lungo la via l'avvicinarsi delle carovane o di viaggiatori isolati. Sulla riva settentrionale del sciott el-Gierid, non lungi da Kriz, fu tracciata sulla roccia una figura rotonda sormontata da un disco. Codesta immagine, che, secondo Tissot, rappresenta la luna, è un monumento del vecchio culto libico. Gli abitanti del Gierid hanno costumi un po' differenti da quelli delle tribù vicine, le quali li rimproverano di mangiare carne di cane.
Nella valle dell'ued, che col nome di Tarfaui «rivo dei Tamarischi», va a perdersi nelle sabbie all'estremità orientale del sciott Gharsa, si succedono alcune oasi, separate le une dalle altre da aspre solitudini. In principio dell'ued, dove questo ha il nome di Bu-Haya, c'è la prima oasi di Feriana, con due casali separati in cui sta una zauia o fondazione religiosa.
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