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      Quest'ultima, non molto tempo fa, era un luogo sacro, dove non potevano entrare nè ebrei, nè cristiani.
     
     
      KAIRUAN. – LA MOSCHEA DEI SABRI.
      Disegno di Slom, da una fotografia. [vedi figura 232.png]
     
      Raggiungono la spiaggia di Susa alla terrazza che conduce alla città di Kairuan, – la capitale religiosa della Tunisia, la quale domina da lungi, con la sua bianca massa, vaste estensioni leggermente ondulate, ma senz'ombra, – guide di ferro (sistema Decauville) poste su suolo ineguale traverso colline, valli e sebkha. Fondata dal conquistatore Okbah il 671, nel tempo della prima invasione araba nel Maghreb, la città della «Duplice Vittoria» conservò presso i musulmani grande prestigio, e ai pellegrinaggi alla pretesa tomba del fondatore si attribuisce la speciale virtù di purificare l'anima dei fedeli. «Kairuan è una delle quattro porte del paradiso»; «sette giorni a Kairuan valgono un giorno alla Mecca» e dànno diritto al titolo di hagi(325). Secondo una leggenda, Sidi el-Okbah prima di fondare la città proclamò a tutte le bestie dei campi che in quel luogo sarebbe stata fabbricata una città sacra; leoni, pantere, cinghiali ed altri animali selvaggi, grandi e piccoli, per tre giorni sgombrarono a torme, lasciando libero il campo ai seguaci del profeta. Gli uomini impuri, secondo la leggenda, non potevano più vivere nella città santa, giacchè gli spiriti dei beati li avrebbero fatti perire se si fossero avvicinati alle moschee. Agli ebrei era vietato di abitare in città; il loro hara distava due chilometri dai bastioni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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