Ancor più famosa della grande moschea è quella del «Compagno», così chiamata perchè vi si venera, in un angolo ornato di arabeschi, la tomba d'un compagno del Profeta, il suo barbiere e, reliquia ancor più preziosa, vi si conservano tre peli della barba di Maometto. A Kairuan le confraternite più potenti sono quelle degli Aissaua, dei Tigianiya, dei Ghilaniya. Come tante altre, essa è pure una delle più corrotte città: di là vengono in gran parte le danzatrici tunisine. Gli abitanti di Okbah si gloriano di vivere alle spalle de' fedeli, tanto sono degeneri; la maggior parte hanno il sangue guasto e cancheri, scrofole, malori di ogni specie hanno reso d'una apparenza che ripugna codesta gente senza forza al lavoro, come si mostrò senza energia a resistere. Nondimeno vi sono alcune industrie di lusso, specialmente fabbriche di selle ricamate, di vasi di rame battuto, d'essenza di rose, e i suoi bazar sono tra i più ricchi della Tunisia. I viveri poi vengono molto da lontano: i legumi e le granaglie da Hammamet, lontana circa cento chilometri.
Nel distretto di Kairuan non c'è alcun'altra città, e dell'antica Sabra, che si trovava uno o due chilometri a sud, non rimasero che due rosee colonne che «versarono sangue» sotto la sega degli operai. Di colpo si passa dallo spettacolo della vita cittadina a quello della vita pastorale(327). Tutte le popolazioni circostanti, Arabi o Berberi, sono in parte o interamente nomadi. A sud e ad ovest di Kairuan, gli Zlas, che sono la più potente tribù, appartengono alla razza aborigena; saranno più di trentamila e loro appartiene il sobborgo occidentale di Kairuan.
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