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      Gli Arabi Suasa vivono ad est, intorno alle bassure dove si sono radunate le acque della sebca Sidi el-Hani. Sanno estrarre il sale che riducono in monticelli, poi bruciano della stipa per formare, mediante il crepitìo dei cristalli superiori, una crosta solida che ne impedisca la dissoluzione durante le pioggie(328). A nord-ovest stanno accampati gli Ulad Yahiya, mentre ad ovest, verso le sorgenti dei corsi d'acqua che si versano nel lago di Kelbia, stanno attendati i Magier.
      Codesti Berberi divenuti Arabi percorrono una regione in cui, duemila anni fa, vivevano in maggior numero residenti fissi. L'altro bacino dell'ued el-Fekka, corso d'acqua che cangia di nome ad ogni confluente, è il distretto della Tunisia dove s'incontrano i maggiori avanzi d'antichità romane. Le vaste città ed i loro monumenti hanno lasciato dovunque rovine, chiamate henchir in tutto il Maghreb orientale, con lo stesso nome che i dominii coltivati. Di Kasrin, l'antica Scyllium, che copre con le rovine parecchie colline, resta ancora un mausoleo a tre piani, con pilastri corintii, un arco di trionfo e numerosi edifizi meno bene conservati. Là vicino passerà sotto due archi di trionfo la strada ferrata da Gabes a Tebessa(329). Ad est di Kasrin rimangono monumenti grandiosi dell'epoca romana nell'henchir Sbeitla, che domina il giebel omonimo ed è attraversato dall'ued Menasser, affluente dell'el-Fekka. Quando il signor Guérin lo ebbe a visitare, era abitato da un unico marabutto, che con grande meraviglia del viaggiatore si scoprì per francese.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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