Sebbene le vie e le case di Tunisi non siano ancora abbastanza aereate, la ventilazione è però bastevole per liberare la città dal puzzo che, insieme al profumo de' fiori, spiega il soprannome di Tunisi «che manda odore».
     
      N. 40. – TUNISI.
     
     
      La questione del risanamento di Tunisi, e specialmente del quartiere franco, si collega con quella di scavare un nuovo porto, perchè i bacini per i grossi bastimenti si scaveranno in vicinanza della «Marina» attuale, dove è già il necessario per il piccolo commercio di cabotaggio che utilizza le acque della Bahira. La prosperità o decadenza di Tunisi dipendono dal modo con cui verrà risolta la questione del porto. È noto che le grandi navi ancorano nel largo della Goletta, a più di un chilometro dalla riva e che passeggieri e mercanzie sono fatti scendere in scialuppe a vapore o battelli, i quali penetrano nello stretto canale per deporre il carico sui bastioni della Goletta, o per continuare la navigazione verso Tunisi traverso i bassifondi del lago: le mercanzie devono, secondo la natura ed il valor loro, pagare da 3 a 60 lire la tonnellata dalla Goletta a Tunisi(345). Non è senza pericolo la breve traversata dalla nave alla spiaggia, quando il tempo è cattivo e le brevi onde, cariche di melma, vanno a battere contro i battelli. Sovente il carico rimane avariato; alberi ritti sott'acqua indicano bastimenti infranti, le cui carene sono di scoglio all'approdare alla riva. I viaggi, egualmente che le importazioni e le esportazioni, sono dunque gravati per la percorrenza dalla rada a Tunisi da spese considerevoli che preme per il bene del commercio siano tolte.