Ma l'impulso al rinnovamento della scienza deve ora venire di fuori. E l'impulso c'è, giacchè oltre le scuole elementari, italiane e francesi, gli istituti di fondazione religiosa, quali le scuole israelitiche ed il collegio cattolico di San Carlo frequentato da 240 allievi, vi sono istituti dove i musulmani possono studiare la lingua francese ed i rudimenti della scienza. Il collegio Sadiki, fondato sotto il regno di Sadok, ha più di 150 allievi, e già molti di questi poterono passare in un istituto superiore fondato da poco, nel collegio Alaui, che è una scuola normale per maestri delle scuole future della Reggenza: ivi giovani musulmani e giovani europei siedono sugli stessi banchi. Si ritiene che nel 1885, seicento fanciulli di culto islamita abbiano ricevuta istruzione francese. Anche gli studenti delle moschee vanno, col consenso dei loro padri spirituali, a completare l'educazione alle scuole serali, stabilite per gli adulti. E le scuole franco-ebree, fondate dall'Alleanza israelita, insegnano il francese a più di dugento fanciulli(349). Per l'assimilazione delle idee che deriva dallo studio in comune degli stessi soggetti, nella stessa lingua, Tunisi è già superiore alla sua rivale Algeri, benchè questa sia da più di mezzo secolo sotto il dominio francese(350). Tunisi però, sebbene possegga preziose collezioni particolari, non ha ancora nè pubblica biblioteca, nè museo. Nel 1885 essa non seppe trovar per i libri che le furono donati o legati in eredità, posto migliore che delle casse.