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      Lo storico Ibn-Khaldun nacque a Tunisi.
      Tranne alcune fortificazioni, non si vedono, come intorno le città di Francia, sobborghi con lor case allineate lungo le vie; alle porte della città comincia la solitudine; solamente i rialzi di terreno che separano la Bahira dal lago Selgium hanno alcuni forti in cattivo stato e due zauia. Il castello del Bardo, che sorge nella pianura a nord della depressione di Selgium, non è un edifizio isolato, ma una città distinta, con bastioni e torri agli angoli, dove possono alloggiare non solo il principe, ma anche la Corte, una guarnigione, ed un popolo di fornitori e d'artigiani. Prima di arrivare al palazzo propriamente detto, bisogna seguire una via circolare che è un vero bazar come i suk di Tunisi, ma non vi si vedono nè belle stoffe, nè gioie preziose, nè cuoi artisticamente lavorati. Gli stessi appartamenti principeschi, fregiati d'ornamenti, di tappezzerie, ricami, arabeschi, fiori dipinti, alabastri, marmi, filetti e lame d'oro, attristano lo sguardo per il miscuglio incoerente di forme e di colori, e tutto codesto falso lusso sembra tanto più brutto perchè le stracciature delle tappezzerie, le screpolature dei muri, le gobbe dei soffitti e dei mobili mostrano quanto male si costruisca. Alcune case di campagna che sono più ad ovest, negli oliveti di Manuba, oppure a nord di Tunisi, all'Ariana e al Belvedere, come in riva al mare, nel vallone della Marsa, senza il fasto apparente del Bardo, sono molto più belle di questo, insieme per gusto di architettura, grazia di decoro, abbondanza di fiori, spessezza di ombre.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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