N. 42. – CARTAGINE.
col portar terra, come credette Barth(352), ma invece con un lavoro di livello analogo a quello che gli Ateniesi fecero per la cima dell'Acropoli(353). Nel centro del terrapieno era il tempio di Esmun, dove, sotto i Romani, si adorava Esculapio, il quale rappresentava con altro nome la stessa forza divina. Su questo terreno, dal 1842, nel qual anno fu donato alla Francia, sorge una cappella consacrata da Luigi Filippo a san Luigi. Secondo una leggenda locale, il re di Francia si sarebbe prima di morire convertito all'Islam e lui venererebbero ancora oggi gli Arabi col nome di «Padre-Signore», Bu-Said. Un'altra leggenda dei cristiani di Tunisi, pretende che il letto di ceneri sul quale morì san Luigi si trovasse sull'altipiano di Byrsa, dove oggi sorge la cappella, ma ciò non è provato da alcun documento storico. In questa tradizione non si deve scorgere che un desiderio naturale di mostrare che memorabili avvenimenti si compirono in luoghi augusti. Circonda la cappella un bel giardino e le mura di cinta rinchiudono nella loro compagine migliaia di pietre antiche, iscrizioni puniche, romane e cristiane, busti, bassorilievi, frammenti di scoltura, idoli, immagini di santi e di martiri, altari e cippi funebri. Le costruzioni del grande seminario che sorge sopra uno de' lati del quadrilatero di Byrsa, contengono al pianterreno le più preziose iscrizioni della collezione, le urne, le pietre incise, gli oggetti di vetro e di metallo. Ciò che aumenta il pregio di quel museo, in gran parte d'origine locale, è il meraviglioso panorama che si vede stendersi dall'alto della terrazza di Byrsa: il lago e la rada, la lingua della Goletta, la montagna di Bu-Kurnein, che ricorda il Vesuvio, il picco lontano di Zaguan e, rasente l'altipiano, l'acque brillanti e sinuose degli antichi porti di Cartagine.
| |
Barth Ateniesi Acropoli Esmun Romani Esculapio Francia Luigi Filippo Luigi Francia Islam Arabi Bu-Said Tunisi Luigi Byrsa Byrsa Byrsa Goletta Bu-Kurnein Vesuvio Zaguan Cartagine
|