Sebbene messe male a profitto, le saline di Sukhara sono nondimeno quelle che in tutta la Reggenza dànno la maggior quantità di sale.
ANTICO PORTO DI CARTAGINE.
Disegno di Taylor, da una fotografia comunicata dal signor D. Héron. [vedi figura 265.png]
Sebbene Tunisi, che è la capitale presente, come Cartagine, che era l'antica, si trovi geograficamente sul passaggio delle pianure e delle alte valli della Megierda, il bacino propriamente detto di questo fiume non ha punto città paragonabili per popolazione a quelle del litorale marittimo, come Sfakes e Susa. Sulle rive dei tributari dell'ued Melleg, che per lunghezza di corso è il corso principale del bacino, non si vedono che accampamenti d'Arabi in mezzo a rovine di vaste città. Al tempo dei Romani, era una delle contrade più popolate dell'Africa civile codesta regione che di primo acchito si crederebbe interamente deserta, perchè le case degli abitanti si confondono quasi col suolo su cui sorgono. Il viaggiatore s'imbatte pure in imponenti rovine che dominano grandi estensioni di macerie, lunghesso gli alti affluenti dell'ued Gafsa e dei corsi d'acqua che si riversano ad est nel lago di Kelbia. Una di codeste antiche città, posta presso la frontiera algerina, 40 chilometri a nord-est di Tebessa, è, secondo Temple, Pellissier, Guerin, l'Ammadara di Tolomeo: gli Arabi dànno alle rovine il nome di Haidra. Hanno circa 6 chilometri di giro e racchiudono una cittadella, un arco di trionfo innalzato al tempo di Settimio Severo, un teatro, parecchie basiliche cristiane.
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