Poi gli Arabi, mescolati ai Siri e agli Egiziani, si riversano rapidamente sul Maghreb, e capitano alla lor volta i Turchi non per occupare il paese, ma per dominarlo e stabilirvi la sede della loro potenza marittima.
      Ma nello stesso tempo che il Maghreb andava ricevendo codesti emigranti delle regioni orientali, stabiliva le sue relazioni pacifiche o guerriere, e queste ultime quasi sempre prevalsero, con gli opposti litorali dell'Europa mediterranea. Per più di dieci secoli i pirati del mezzogiorno, da prima conosciuti col nome di Mori o Saraceni, poscia con quello di Barbareschi, furono in lotta con tutti i mercanti d'Europa e si avventurarono anche nell'Oceano per catturare le navi. Per evitare i loro subiti assalti, le città ed i villaggi del Mediterraneo si costruivano distanti dalla costa, sulle colline e si circondavano di mura. Nella guerra che si perpetuò di secolo in secolo fra musulmani e cristiani, i primi furono da principio vincitori, s'impadronirono della Spagna e della Sicilia, tennero lungo tempo le montagne dei Mori sul litorale francese e con le loro scorrerie penetrarono nelle valli della Garonna, della Loira, del Rodano, e fino nel cuore delle Alpi. Però nel medio evo la guerra fu portata in Africa, e se nella crociata di San Luigi i cristiani rimasero sconfitti, poco dopo quei di Castiglia, presa Granata, si avanzarono sulle terre di Africa, presero Oran, Busi, Mostaganem, Algeri, e resero tributaria perfino Tlemcen, nell'interno del paese, sicchè si potè ritenere che la Spagna fosse per sottomettere a sua volta quegli Arabi e quei Berberi da cui era stata sottomessa.