Però quello sforzo non ebbe lunga durata, giacchè non ostante il titolo di Africanus che, a guisa del romano Scipione, aveva assunto, Carlo Quinto ebbe in Mauritania sorte meno felice di quella toccata al suo avo Ferdinando: la sua flotta fu dispersa dalla tempesta e poscia la «tempesta di Carlo Quinto» fu sempre di aiuto ai pirati a disperdere i nemici. La maggior parte delle potenze pagavano un'imposta ai Turchi d'Algeri per la sicurezza del commercio, e quando rifiutavano quel vergognoso tributo, dovevano tosto ricorrere al blocco e al bombardamento delle città sulla costa dell'Algeria, oppure pagare forti riscatti per la liberazione dei loro connazionali prigioni. Sotto mille forme la guerra continuava sempre tra gli Stati Barbareschi, l'Europa e l'avanguardia di questa, Malta. Un qualche vantaggio rimase finalmente alle nazioni europee, giacchè i Turchi non poterono conquistare neppure un pezzo di terra sulle coste del nord, mentre sulle coste d'Africa alcune fattorie, come quelle di Tabarca e di La Calle, erano tenute da mercanti europei ed erano occupati dalle guarnigioni spagnuole alcuni isolotti ed alcune penisole fortificate, come i presidî della costa marocchina e, sino al 1791, la stessa città di Oran.
Nel 1830 i Barbareschi ebbero il colpo decisivo, giacchè la città d'Algeri, dove erano accumulati i tesori dei corsari, cadde in potere de' Francesi. Furono poscia occupati altri punti del litorale, e non ostante l'incertezza dell'impresa, i cangiamenti di politica e le temporarie disfatte, la conquista dell'interno fu fatta passo passo: dopo la regione del Tell, quella degli altipiani, indi le oasi del deserto.
| |
Africanus Scipione Carlo Quinto Mauritania Ferdinando Carlo Quinto Turchi Algeri Algeria Stati Barbareschi Europa Malta Turchi Africa Tabarca La Calle Oran Barbareschi Algeri Francesi Tell
|