Non è un territorio da sfruttarsi industrialmente o fiscalmente, un immenso possesso di reddito come Giava, come l'India inglese, spesso erroneamente chiamate colonie e troppo spesso citate ad esempio alle potenze militari d'Europa: essa è diventata, sebbene con altre forme politiche, un territorio da popolare, come il Canadà, un prolungamento della Francia di là dai mari. Nel suo complesso, l'opera della nazione conquistatrice mescolata di bene e di male e, come tutte le opere umane, complicatissima ne' suoi effetti, non ebbe per risultato generale la diminuzione e l'abbassamento degli indigeni. Certamente ci fu chi chiese fosse applicata per gli Arabi la storica legge del taglione e fossero «ricacciati» verso il deserto, come essi avevano già ricacciati i Berberi verso le montagne. In molti luoghi del Tell e nei dintorni delle città, il sistema di «ricacciamento» fu messo in pratica in modo indiretto e legale, «per via di espropriazione per utilità pubblica». La maggior parte però degli Arabi è ancora in possesso delle sue terre, le quali, dedotta pure la parte espropriata, sarebbero più che bastevoli al loro nutrimento se fossero in mano di coltivatori e non di grandi capi che le possedono in nome della tribù. Contrariamente alle ingiustizie e alle crudeltà che tengono dietro alle violente occupazioni, la sorte degli Arabi non ha punto peggiorato; quella de' Cabili, dei Biskri, dei Mzabiti fu resa migliore, grazie all'estensione della loro industria e del loro commercio. L'Algeria ha molto più ricevuto dalla Francia che essa non le abbia dato, ed i suoi abitanti, sebbene non trattati da eguali, hanno, sotto alcuni aspetti, guadagnato in libertà dal tempo in cui comandava il Turco.
| |
Giava India Europa Canadà Francia Arabi Berberi Tell Arabi Arabi Cabili Biskri Mzabiti Algeria Francia Turco
|