Se i coloni fossero stati tolti solo fra codesti elementi etnici, l'opera di popolamento sarebbe stata sempre da ricominciare, e si sarebbe potuto credere che la terra infuocata dell'Africa facesse perire un dopo l'altro tutti gli uomini del nord, come aveva fatto perire i Vandali. Invece la migrazione di Catalani, Provenzali e Genovesi riesce bene non ostante il cambiamento di latitudine da nord a sud nel senso del meridiano. Dall'una all'altra riva simili sono flora e fauna; si rassomigliano pure molti elementi etnici e, come al tempo degli Iberi e dei Liguri, popoli della stessa origine si stabiliscono sul bacino occidentale del Mediterraneo. L'acclimatamento de' rivieraschi del nord sulle rive del mezzogiorno è tanto più facile perchè a sud dell'Algeria sorgono a poca distanza dalla costa colline ed altipiani, in guisa che i gradi di altitudine compensano quasi quelli di latitudine. Così l'immigrazione di coloni di razza mediterranea assicura l'opera di trasformazione. Per essi soprattutto si manterrà la nuova Algeria con città, strade, giardini, campi accuratamente coltivati, e suppellettile industriale e commerciale.
      L'annessione dell'Algeria alla Francia e all'Europa mediterranea non fu fatta però con modo scientifico, con metodo e senza complicazione di abusi d'ogni genere. Nell'occupazione dell'Algeria e nella politica verso i coloni e gl'indigeni mancò il pensiero del poi. Per molti anni ciascuno ebbe a chiedersi se le nascenti colonie sarebbero mantenute, e codeste esitanze non recano ancor tanta meraviglia quando si pensa alla distanza che separava la Francia dall'Algeria, quando le navi a vela scioglievano dall'una all'altra riva, viaggiando di conserva o fermandosi tra via in qualche rada delle Baleari.