Coteste pianure, sempre più alte a mano a mano che si allontanano dal mare, sono come i gradini esterni degli altipiani dell'Algeria centrale. Il Giebel, cioè il complesso delle catene costiere, le quali superano l'altezza di 2,000 metri in un solo punto, nel Giurgiura, forma con la zona del litorale la regione del Tell, cioè il «Paese delle Colline». In questa regione montuosa sono le fertili valli ed i pendii erbosi; quindi il bizzarro ravvicinamento che fu fatto tra il nome Tell e quello latino tellus, come se il Tell fosse per i suoi abitanti la terra per eccellenza. Ivi si stabiliscono i coloni che preparano il loro campo per seminarvi grano o piantarvi la vite. Per le pioggie abbondanti che vi cadono e la fertilità del suolo il Tell, che ha quindici milioni d'ettari di terreno, potrebbe facilmente nutrire eguale numero di abitanti.
A sud delle prominenze parallele del Giebel si estende la superficie uniforme dell'altipiano. Sulla frontiera del Marocco, la quale procede a caso, senza alcun rapporto coi tratti fisici della contrada, il piano fra le montagne del nord e quelle che costeggiano il Sahara, non ha meno di 200 chilometri di larghezza e circa 1,100 metri in media di altitudine. Apparentemente affatto orizzontale come un bacino lacustre, ha nondimeno la forma d'una padella: sulle rive, a piè delle montagne, le estensioni di sabbia, d'argilla o di ciottoli sono a 1,150 metri sopra il livello del mare, mentre nel mezzo, l'altitudine è inferiore a 1,000 metri. In questa parte bassa dell'altipiano si accumulano le acque piovane e di trapelamento, formando talora immensi stagni che si ramificano in golfi e in stretti, non lasciando di solito sul suolo che croste saline cui dissecca l'aria calda, dando origine a svariati miraggi.
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