In questo luogo un nodo granitico rivestito di terreni terziari, forma un piccolo gruppo di colline cui diedero maggior rinomanza che non abbia ciascuno de' gruppi più considerevoli, gli avvenimenti e la vicinanza di una grande città. La più alta cima del Sahel, detta Bu-Zareah o il «Padre de' Cereali», per la fertilità dei suoi alti valloni, ha solo 407 metri di altitudine. Ad est di questo supremo giogo si prolunga la cresta delle alture che dominano Algeri e che abbassandosi con molli ondulazioni vanno a morire nella vallata dell'Harrach.
Il primo gran gruppo sulla frontiera a sud della catena della costa è quello dei monti di Tlemcen, che forma uno de' più regolari sistemi orografici dell'Algeria: le sue creste si allineano diritte secondo l'asse generale dell'Atlante. Il monte più alto, il Tenusfi (1,842 metri), che dà origine alla Tafna, la quale trapassa successivamente tutte le alture parallele, è posto nella catena meridionale; parecchie altre cime superano 1,500 metri e la strada di Tlemcen a Sebdu, costrutta sullo scaglione più basso, ha un'altitudine di 1,450 metri. Una di queste cime, alta metri 1,580, si chiama Nador «Osservatorio», nome comunissimo nelle montagne d'Algeria. Raro spettacolo di acque correnti e di cascate si presenta ad oriente dell'Atlante marocchino sui monti di Tlemcen, che, dalla parte settentrionale, sono dirupatissimi. Aspetto meno grandioso hanno gli scaglioni montuosi della parte meridionale, che sono a metà compresi nell'altipiano. Lungi, verso il sud, si mostrano i poggi e le piccole catene di el-Aricia, cui domina la piramide calcare del Mecaidu (1,470 metri).
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