Mentre i Biban ed il Babor furono semplicemente intaccati dal passaggio delle acque, i monti che sorgono a sud, fra la pianura della Megiana ed il grande bacino dell'Hodna, furono dalle erosioni divisi in numerosissimi massi distinti, circondati da depressioni quasi orizzontali, che dànno a quelli l'apparenza di isole in mezzo al mare. Di tutti questi monti, avanzi di altezze ben maggiori, il giebel Maadhid (1,840 metri) è il più grande. Più ad est, verso Costantina, le cime si abbassano mano mano, e le depressioni che le separano, si stendono in pianure. Ci si trova in una zona intermedia che non è più quella delle montagne costiere, e non è ancora quella dell'altipiano centrale. Le catene propriamente dette risorgono vicino a Costantina, ma solo poche cime raggiungono 1,000 metri. I monti di codesta regione dell'Algeria sono considerevoli non per altezza, ma a cagione dei loro pendii discoscesi, messi a nudo da smottamenti e da erosioni. A nord-est, il complesso del sistema orografico delle catene costiere settentrionali finisce col potente masso dell'Edugh (1,008 metri), sulla cui falda più inoltrata nel piano sta la kasbah di Bona. Il capo di Garda, contiguo alla rada, ha la direzione normale di tutti i capi dell'Algeria, cioè da sud-ovest a nord-est, mentre ad ovest del masso, il capo di Ferro si avanza, per così dire, a ritroso: esso è formato, come le montagne di Collo, di roccie vulcaniche non appartenenti alla struttura generale del paese.
Mentre nella provincia di Costantina il sistema delle catene della costa settentrionale finisce al mare, le catene confinanti con gli altipiani cominciano sulla frontiera marocchina a 350 chilometri dal litorale.
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