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      Le montagne che a nord di Figuig formano la barriera fra l'alto deserto dell'altipiano ed il basso del Sahara consistono in una serie di piccoli massi che verso nord-est hanno un rilievo mano mano men forte sopra le alte terre che gli servono di base. Il complesso del sistema si chiama catena dei Ksur, in, causa dei «borghi fortificati», in parte distrutti, che sono sul passaggio; ma ciascun gruppo di monti, che dagli Arabi vien chiamato kisn, «forte», kelaa, «castello», ha il suo nome particolare. Molti di codesti massi, che sono affatto separati gli uni dagli altri da ued che scendono dagli altipiani del nord per perdersi nel Sahara, hanno in realtà la forma di opere militari, giacchè c'è sopra il loro circuito una specie di bastione e verso l'interno sono scavati a bacino, invece di drizzarsi a piramide o di arrotondarsi a vôlta. L'altezza de' principali massi non è punto inferiore a quella dei gruppi maggiori dell'Algeria: il Maiz, a nord-ovest di Figuig, è alto 1,850 metri; a nord della stessa oasi, il Beni-Smir raggiunge 2,000 metri; il giebel Mzi, a sud d'Ain-Sfissifa, è 200 metri ancora più alto. Da codesti osservatori circondati da valli, in primavera verdeggianti e fioriti, lo sguardo si perde nello spazio interminato del Sahara, cioè fra argille, sabbie ed altipiani ciottolosi.
      Alcune creste alte in media 1,500 metri, cioè 500 metri sopra il suolo circostante, quali il giebel Aissa, il Merghad, il Guettar, il bastione dolomitico dell'Antar, l'Amrag, sono sparse a nord della catena dei Ksur sulla superficie dell'altipiano tutta frastagliata e ripiena di buche, che fecero dare a codesta regione il nome di Mekanem, «paese delle Imboscate»(404). Nella pianura verso est, i Ksur non hanno neppure un premonte; il pendìo della montagna è ridotto ad uno stretto peduncolo ed i passaggi sono facili; ma ben presto il cercine s'allarga di nuovo, presentando parecchie catene parallele, Bu-Derga, Ksel, Tarf, che potrebbero essere chiamate col nome di gruppo di Géryville, dal posto messo alla sorveglianza delle strade.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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