Già verso nord codesto gruppo d'alte montagne è annunziato da un complesso di premonti che in fatto di altezza contende con le sommità principali dell'Algeria. Son questi i monti di Batna, che sorgono a nord-ovest intorno la città dello stesso nome, sopra i quali si estolle gigante il Tugueur (2,100 metri). L'Aures propriamente detto, che allinea le sue catene ad est della depressione in cui passa l'ued el-Kantara, non ha nella sua forma la perfetta regolarità della maggior parte degli altri gruppi dell'Algeria. La cresta settentrionale più alta non segue esattamente la direzione normale, giacchè si ripiega mano mano verso la sua estremità orientale e finisce per prendere la direzione da ovest ad est. Le altre ripiegature dell'Aures, che sono a sud di questa prima cresta, mantengono più regolarmente una direzione parallela all'asse generale dei monti algerini, nondimeno si piegano leggerissimamente verso il sud avvicinandosi alla frontiera della Tunisia; nel complesso, i monti dell'Aures hanno la forma d'un ventaglio mezzo aperto. Nella catena del nord si erge, gigante di tutta l'Algeria, il monte Sceliya, il cui picco superiore, chiamato Kelthum (2,328 metri), supera di alcuni metri la cima di Lalla-Khedigia nel Giurgiura. Dalla vetta di quello, a cui si giunge con non grande difficoltà, si vede a nord la immensa superficie degli altipiani e dei loro sciott fra Batna e Ain-Beida, mentre al sud si scorge sopra gli allineamenti grigiastri delle montagne inferiori una «linea azzurra, diritta, immensa», cioè il mare del Sahara(405). Sopra le pianure sabbiose, la cui cavità è occupata da sciott, brillano le roccie ai vivi raggi del sole, le quali gareggiano quasi di fulgore coi monti di porfido e di granito che finiscono in promontori sul mar Rosso e sono come essi prive di ogni vegetazione.
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