In alcuni bacini di riviere si può calcolare la somma media della corrente nascosta a una parte considerevole della somma totale, compresa quella dei periodi di piena. L'irrigazione non ha ancora messo a profitto queste acque del sottosuolo(411). Anche i burroni sugli altipiani, che discendono verso i sciott e sono quasi tutto l'anno apparentemente aridi sentieri, nascondono correnti sotto le roccie e le sabbie. Codeste acque d' infiltrazione, che imbevono il suolo, compenetrano certe roccie e si combinano chimicamente in modo da modificarne il volume e produrre in tal guisa movimenti di spinta nelle terre(412).
      All'estremità nord-occidentale dell'Algeria, il piccolo ued Adgierud segna la frontiera marocchina; ma è la Tafna il primo corso d'acqua che si possa dire veramente una riviera per la lunghezza della vallata e la ramificazione degli affluenti. Essa ha alcuni tributari del territorio marocchino, specialmente della grande pianura d'Angad ad ovest d'Ugida, nondimeno le sue principali sorgenti si trovano in Algeria; la più alta è sul giebel Tenusfi, cocuzzolo de' monti sud-occidentali di Tlemcen. Sebbene di corso poco lungo (circa 150 chilometri) la Tafna è tra i fiumi da Ritter chiamati «eroici», per la forza con cui traversano montagne dopo montagne. La Tafna supera, mediante una successione di gole, i monti di Tlemcen, poi un altro gruppo vicino e le catene dei Traras. L'Isser, suo principale affluente, nasce del pari sul versante meridionale delle montagne di Tlemcen, cui trapassa con tortuosi giri e va a raggiungere la Tafna, descrivendo una curva simmetrica a quella descritta dalla riviera principale.