Per lunghezza di corso, il Cielif è la grande riviera dell'Algeria; il suo sviluppo totale, non compresi i piccoli meandri, è almeno di 700 chilometri. Non solo nasce a sud delle catene costiere del nord, ma trae anche sua origine di là da tutta la zona degli altipiani, nel giebel Amur, e scorre col nome di ued Namus «ruscello delle Zanzare», da prima in una valle longitudinale, parallela all'asse di queste montagne. Traversa poi l'altipiano, mentre a poco a poco la sua corrente è diminuita dall'evaporazione e corre rischio di scomparire affatto come uno de' suoi tributari naturali, l'ued Sus Sellem, che si perde nel suolo prima d'aver raggiunta la valle madre. Quando arriva a' piè delle montagne del nord, il Cielif è talmente indebolito che il Nahr Uassel, venuto da Tiaret scorrendo lunghesso la base de' monti, è preso per il vero fiume, come indica l'appellativo di Nahr che precede il suo nome. Grazie a questo accrescimento di volume, il Cielif supera le catene costiere per la gola di Boghar e poscia non ha che a seguire la lunga depressione fra le montagne dell'Uarsenis e quelle del Dahra, ed ingrossato dalla Mina, che giunge dalla gola del sud, mescola le sue acque gialle alle onde marine a poca distanza a nord di Mostaganem. Come il Sig e l'Habra, il Cielif e la Mina scorrono per terreni permeabili che dan loro un tributo relativamente costante; nondimeno sono temute le lor grandi piene, e, d'altra parte, nel tempo della massima magra, la lunga riviera del Cielif, il cui corso supera quello della Garonna, ha meno acqua di alcuni ruscelli dei Pirenei.