Sopra codesto sbocco è il confluente del Sahel e del suo maggior tributario, l'ued Bu-Sellam, che riceve le sue acque dalla Megiana e dall'altipiano di Setif, cioè dalle regioni che il doppio bastione trasversale dei Biban e del Babor priva delle abbondanti pioggie del litorale.
Nonostante il suo nome di ued el-Kebir o «Gran Fiume», il corso d'acqua che si getta in mare fra il capo Giigieli ed il gruppo di Collo, non è importante che in paragone de' piccoli ruscelli della costa. I suoi alti affluenti, Bu-Merzug, Rummel, Engia, nascono al confine settentrionale della zona degli altipiani e traversano successivamente tutte le catene della costa per selvaggie gole o fessure della roccia, come quella di Rummel tra il promontorio di Costantina e l'altipiano di Mansura. Sopra questa breccia si uniscono il Rummel e il Bu-Merzug, l'antico Ampsagas, ritenuto lungo tempo dai Romani come limite fra la provincia d'Africa e la Mauritania.
Ad est dell'ued el-Kebir di Costantina scorrono due altri «Grandi Fiumi», un ued el-Kebir che nasce sulle colline di Guelma per sboccare nel Mediterraneo a sud del capo di Ferro, e l'ued el-Kebir le cui prime sorgenti scaturiscono nelle montagne tunisine della Cumiria. Questo nome applicato ai corsi d'acqua vicini, indica lo stato di isolamento nel quale vivono le tribù che non sapevano l'una dell'altra, formando piccoli mondi a parte. Fra i due ued el-Kebir dell'Algeria orientale, nel golfo di Bona, scorre la Seybuse, l'ultimo grande e più d'ogni altro costante corso d'acqua, che nella parte vicina al mare ha l'apparenza d'un vero fiume.
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