Oltre codesto bacino lacustre, sono sparsi sugli altipiani di Setif e d'Ain-Beida alcuni piccoli sebca o sbakh, il maggiore dei quali è il Tarf, dove vanno a perdersi alcuni ruscelli discesi dall'Aures. Ivi le acque raggiungono il punto più alto di saturazione, 27 su cento, e nonostante ciò non tutto il sale contenuto nel bacino fu disciolto(417).
Il versante delle catene che orlano l'altipiano dalla parte del Sahara riversa i suoi torrenti nel deserto, ma i più sono arrestati, assorbiti, alla stessa loro uscita dalle gole delle montagne, dalle coltivazioni delle oasi. L'acqua piovana si raduna nei dhaya, che alimentano quei boschetti di verzura che si vedono qua e là raggruppati in arcipelaghi a sud di Laghuat. Nondimeno alcuni di questi ued continuano di palmeto in palmeto fino a gran distanza dalle alte terre, ed anche dove l'acqua è interamente scomparsa, il letto si riconosce ancora e si prolunga in meandri regolari come se l'onda li avesse appena abbandonati. La direzione degli ued mostra in parte il rilievo nella regione del deserto. Dalla parte d'ovest, i letti delle riviere, nella provincia di Orano, discendono direttamente a sud, indizio che il livello del sud si abbassa a poco a poco in tale direzione; più ad est, nella provincia di Algeri, il maggior corso d'acqua, invece di scorrere diritto al sud, lambe la base meridionale dei monti, secondo l'asse generale dell'Algeria, e scola in una specie di solco fra alcune alture che costeggiano le sue sponde; finalmente s'inclina da sud a nord verso la depressione dello sciott Melghigh nella provincia di Costantina non lungi dalla frontiera tunisina, che fu già il gran fiume Igharghar ed ora non è che una larga valle serpeggiante.
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