Gli altri torrenti di questo gruppo raggiungono l'ued Mzi, la riviera di Laguat, ramo principale dell'ued Gieddi che scorre da principio ad est, poi verso il nord-est, ingrossato tra via durante le pioggie improvvise da tutti i rivi che scendono dalle montagne di cui esso allunga la base fino ai Ziban di Biskra. Il Gieddi è forse l'Igidi o «riviera delle Sabbie»(418): in fatto, forma un limite geologico in alcuni luoghi perfettamente distinto, fra la radice degli altipiani cretacei e le sabbie della pianura quaternaria, giacchè sulla riva sinistra, alle sponde del fiume, cessano di botto le terre e gli scogli e cominciano sulla riva destra le distese alluvionali(419). Questo fatto geologico così manifesto non isfuggì a tutti i rivieraschi, come indica l'aver l'ued conservato per quasi tutto il suo corso, lo stesso nome di Laghuat preso alla sua origine, mentre la maggior parte delle riviere africane sono differentemente chiamate ad ogni affluente che ricevono, ad ogni gola che traversano, ad ogni tribù di cui irrigano il territorio(420). D'altra parte, il Gieddi non ha aspetto di fiume che pel fondo largo e le sponde alte e non vi si trova acqua che dove il letto è interrotto da soglie rocciose. A sud-est di Biskra, dopo un corso di circa 500 chilometri, le rive si eguagliano al suolo circostante, la riviera si confonde con la vasta depressione dello sciott Melghigh. Il Gieddi e le altre riviere del Sahara che scorrono sopra un fondo di roccia e di sabbia, sono causa, molto più di frequente che quelle del Tell, che scorrono su letti permeabili, di improvvise e spaventose inondazioni.
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