I tamarindi, le ginestre sono quasi i soli vegetali arborescenti, ma sarebbe facile aumentarne il numero, anzi gli Europei hanno già fatto fruttuose piantagioni di specie diverse nelle vicinanze di vive fontane. Sulle stesse sabbie si può far attecchire la vegetazione. Diverse piante, che crescono spontanee, nascono sulle dune e servono a fissarne la parte bassa se non la superiore, che cambia secondo la direzione del vento. Il consolidamento delle dune e la trasformazione in colline stabili si fa dalla base alla sommità. Sola vegetazione arborescente sulle dune sono le diverse specie di ginestre che formano ne' centri intermedi alcuni rotondi cespugli sparsi qua e là. Crescono pure piante erbacee nelle mobili sabbie, cui servono a raffermare con le radici: tale la graminacea chiamata drin (arthratherum pungens), il cui grano in tempo di carestia sostituisce quello dell'orzo per nutrimento d'uomini e di animali: in media, tre misure di grano di drin sono scambiate con una di orzo(469).
Come la flora, la fauna dell'Algeria fa parte di una zona mediterranea indicante l'antica continuità delle terre. Gli animali mauritani non appartengono al continente d'Africa, bensì a quello d'Europa, giacchè quasi tutte le specie sono, od erano almeno, comuni alle due contrade ora separate dalle acque del mar Interno. Nondimeno, a mano a mano che ci si discosta dal litorale verso il sud, l'analogia diminuisce e scompare, prima per i mammiferi, poi per gli uccelli. Nella regione meridionale si nota pure fra le specie algerine e quelle della Nubia, dell'Abissinia, del Senaar alcune somiglianze a mano a mano maggiori(470). Non ostante il deserto, che fu già d'altra parte meno largo e più ricco di vegetazione, numerose specie di animali poterono emigrare dall'Africa centrale verso la Mauritania e dare così una certa rassomiglianza alle forme locali.
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