Il complesso della fisionomia serba di rado la finezza che si nota negli Arabi, ma l'espressione hanno più franca, l'occhio più vivo, i muscoli solidissimi. Se il corpo hanno men destro che gli Arabi, esso è però più forte, piantato come è, secondo afferma il signor Duhousset, solidamente al suolo: il piede assai curvo stampa nell'umida sabbia le dita ed il tallone con un'orma più profonda di quella lasciata invece dal piede ordinario dell'Arabo o dell'Europeo. Il colorito dei Cabili è generalmente un po' meno carico di quello degli Arabi, causa la loro vita sedentaria. In media differiscono poco dagli Europei meridionali, e se ne trovano a migliaia che, mutato vestito, potrebbero essere presi per Alvergnati, Cadurchi, Limosini. I pretesi Arabi dei dintorni di Saida e di Frenda, Berberi quasi puri ad onta della loro genealogia, sono tra quelli che più si avvicinano alla comune fisonomia dei contadini francesi del mezzogiorno(505).
      Dal lato morale, il contrasto fra gli Arabi e le tribù berbere non è minore del lato fisico; d'altra parte, le differenze dei mezzi e del genere di vita spiega in gran parte questi contrasti. Sebbene fra essi si trovino popoli nomadi per eccellenza, come i Tuareg, nondimeno, quando la natura permette e l'occasione si presenta, si danno volentieri alla vita sedentaria. Montanari agricoltori, i più, non potrebbero avere abitudini e costumi, istituzioni politiche e sociali come quelle dei popoli della pianura, pastori e guerrieri. I Cabili si distinguono per asprezza al lavoro, spirito di intrapresa, senso pratico delle cose: sono curiosi, ridono e parlano assai volentieri, e vogliono rendersi conto di tutto quello che vedono ed odono.