Mentre l'Arabo mostra di rimaner impassibile, essi stanno ad ammirare e ad entusiasmarsi. Non si lasciano andare fino alla contemplazione mistica, giacchè superstiziosi, come tutti gl'ignoranti, non seguono le norme della religione nella lor vita giornaliera e nel governo della loro società. Non hanno il linguaggio immaginoso dei Semiti, ed i loro trovatori non adornano punto i racconti di eleganza, di paragoni sottili, di grazie raffinate, come farebbe un poeta arabo. Fieri, come conviene a gente che si rende rispettata col lavoro, hanno un'alta stima del loro valore individuale, e chiedono prima di tutto di essere trattati con giustizia, e quelli per cui fu conservata l'autonomia comunale, si ritengono eguali a' Francesi, e li trattano da eguali. I Cabili non hanno lo stesso spirito di famiglia che l'Arabo della pianura; ciò non ostante, gl'interessi individuali e della parte vengono amministrati con tanta precisione nel complesso della comunità, che la vita politica è fra loro più regolare e meno interrotta da brusche rivoluzioni che non tra gli Arabi(506).
N. 62. – PRINCIPALI TRIBÙ DELL'ALGERIA.
Sebbene in complesso i Berberi dell'Algeria abbiano, in fatto di agricoltura, raggiunto un grado di civiltà superiore a quella degli Arabi, e siano probabilmente fratelli, di origine, dei Mauri di Spagna, che mantennero nel barbaro medio evo il culto disinteressato della scienza, tuttavia sono ancora in molte cose sottomessi alla preponderante influenza degli Arabi. Costoro, come figli de' conquistatori, conservano ancora un poco del prestigio che loro già diede la vittoria; inoltre sono quelli che apportarono la religione dell'islam, e forniscono i marabutti ed i letterati.
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