I terreni circostanti, dacchè siano dall'amministrazione affittati o venduti, sono messi a coltura; i gioghi delle colline, che tempo fa erano ricoperti di macchie, sono lavorati e piantati a vigne; di proda in proda tutto il distretto si va popolando, e coloro che vi immigrano, vi trovano un'altra Francia per abbondanza di acque, salubrità di clima, varietà ed eccellenza di derrate agricole. Centro di popolazione per gli altipiani dell'Algeria orientale, Suk-Ahras è inoltre l'iniziatrice industriale della Tunisia di occidente: da questa parte si farà a poco a poco l'annessione della valle della Megierda al mondo europeo.
Città nuova, Suk-Ahras non conservò dall'antichità romana che iscrizioni e pietre informi: ciò che ha di più notevole è un'opera dell'industria moderna, la sua ferrovia, che si innalza obliquamente dalle rive della Megierda per salire a scaglioni e mediante il tunnel di Fegi el-Moktha la cresta delle montagne (778 metri), a nord della città, ridiscendendo con una lunga serie di curve traverso gli scogli ed i boschi nella valle della Seybuse. Pochi luoghi in Algeria si possono paragonare a quelli che si vedono da questa scalata di monti, passando da un clima ad un altro. Le grandi foreste che si stendono sulle alture dei Beni-Salah a nord di Suk-Ahras, sono fra le più belle dell'Algeria, e nelle radure scaturiscono sorgenti termali e solforose, delle quali alcune sono messe a profitto. Sugli altipiani del sud, di là dalla profonda depressione in cui si immette la Megierda, gli alberi sono rari, i gioghi ricoperti d'erbe che servono di cibo alle mandre degli Hanencia.
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