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      Piccola parte di codesto spazio fu venduta, ma le terre coltivabili sono quasi tutte affittate o date a mezzadria. Intorno ad ogni villaggio stanno coloni, i cui giardini ed i campi fanno contrasto con le vaste estensioni incolte che servono ancora solo di pascolo.
      Alcune case, una stazione di ferrovia, sorgono in riva all'ued Hamdan un po' sopra il suo confluente col Scerf: sono queste le case di Hammam el-Meskhuthin o «Bagni de' Maledetti». Ivi il letto di un ruscello è invaso da una cascata petrificata, alta circa dieci metri, che è difficile vedere tutta intera, in causa della forma concava presa da questo ammasso di concrezioni calcari. Divisa in mille cascatelle che cambiano incessantemente di posto in causa del continuo avanzarsi della roccia, l'acqua depose di vasca in vasca le sue multicolori incrostazioni, rosse, violette, azzurre, grigie e biancheggianti qua e là come neve di fresco caduta. Per sentieri tagliati nella pietra accosto a sorgenti d'acqua fumante, si può salire in cima al dirupo, da cui cadono le sorgenti che sgorgano con grossi fiotti dagli orifici aperti ad imbuto nella crosta calcare, turchiniccia come crepacci di ghiaccio: vapori che il vento tiene sospesi sfuggono dalle sorgenti velando e scoprendo a quando a quando il paesaggio circostante, gli ulivi della valle, le chine erbose delle coste, il profilo ondulato delle creste. Abbondantissime, giacchè danno circa 1,650 litri il secondo, più che ciascuna fontana termale di Francia, le sorgenti di Hammam el-Meskhuthin hanno pure temperatura eccezionalmente elevata, da 90 a 95 gradi centigradi.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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