L'estrazione annuale del ferro, sproporzionata ai bisogni delle officine, che lo mettono in opera, è di circa 400,000 tonnellate, d'un valore di 7 milioni di lire: il ferro è spedito non solo in Francia, ma anche in Inghilterra, in Olanda e in America. Nel 1873, nel qual anno si lavorò più fortemente, le miniere dettero insieme 845,000 tonnellate. I ricchissimi strati di rame e di zinco che si trovano ad Ain Barbar, nel cuore stesso dell'Edugh, non sono messi a profitto in causa dell'estrema difficoltà del trasporto.
Neppure un chilometro a sud dalle cave di Mokta el-Hadid sorge l'importante villaggio d'Ain Mokhra, disgraziatamente esposto alle emanazioni del Fetzara, il qual lago, o meglio stagno, ha in media la profondità di soli due metri. Evidentemente questo lago è un resto dell'antico golfo che continuava l'attuale di Bona con le pianure ora disseccate della Mafrag e della Mebugia. Le alluvioni della Seybuse e delle altre riviere della pianura hanno grado grado accresciuta la larghezza dell'istmo che separa il mare e l'estremità orientale della baia primitiva; ma il fondo della depressione lacustre, certo fu a poco a poco innalzato dai sedimenti, giacchè ora si trova a 11 metri sopra il livello del Mediterraneo. Forse l'insabbiamento dei canali di scarico ritenne l'acqua nel lago di Fetzara e ne rialzò il livello, se pure non formò il lago; nè potrebbe essere in altra guisa, giacchè nella parte più bassa del bacino furono trovate rovine. Comunque sia stato, si pensò più volte di asciugare il lago Fetzara e di coltivare e irrigare i 12,700 ettari di terreno ch'egli copre d'acqua e di fango; anzi alcuni ingegneri vi hanno lavorato intorno molto tempo ma invano, giacchè le pioggie invernali rioccuparono nuovamente le terre asciugate.
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