Più in giù, sulla riva destra del Rummel, sono sparse fra gli alberi case di campagna ed i mulini del Hamma, il qual luogo è percorso dalle vivifiche acque d'un copioso ruscello termale. In fondo del villaggio d'Ain-Kerma, la valle si restringe e forma il Kheneg o «Sfilata», aspra gola che rassomiglia alla squarciatura di Costantina. Una piccola piazza forte che, da una iscrizione trovata negli scavi, si seppe essere Tiddi, sorgeva sopra il passaggio sopra una roccia congiunta alle vicine montagne da uno stretto istmo; non lungi di là s'innalza, sulla riva destra dello Smendu, affluente orientale del Rummel, il monumento dei Lollius, una tra le più belle tombe romane in Algeria. Infine, ad ovest di Costantina si prolungano le creste del giebel Scellata, seminate di rovine romane, fortini, tempî, tombe. Alquanti coloni alsaziani principalmente stabiliti nei villaggi di Ruffach, Ain-Kerma, Belfort, Altkirch, ed in altri, hanno in alcuni luoghi messo a profitto le rovine romane per costruire le loro abitazioni.
COSTANTINA – VEDUTA GENERALE, PRESA DALLA STRADA DI MANSURA.
Disegno di Taylor, da una fotografia del signor Neurdein. [vedi figura 433.png]
Centro di grandissimo commercio non solo per il consumo locale, ma ancora per l'esportazione del grano e d'altre derrate, Costantina è ora, insieme con Perregaux, la città dell'Algeria verso cui converge il maggior numero di strade ferrate. Non tutte però arrivano alla stazione di Costantina, giacchè la biforcazione della linea da Guelma a Tunisi avviene presso il più grande mercato dell'Algeria orientale, al villaggio di Khrub (Khorub), cioè «delle Rovine», dove infatti si vedono alcuni avanzi, meno importanti dei frammenti romani e dei megaliti di Sigus, posti a sud-est sull'altipiano.
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